Fontana delle 99 cannelle
La Fontana delle 99 Cannelle è il monumento più noto della città dell’Aquila, Realizzato nel 1274 dall’architetto Tancredi da Pentima, è stato il primo monumento a essere restaurato dopo il sisma. La fontana, in origine, era il luogo deputato a lavatoio pubblico. La fonte fu, infatti, edificata nella zona bassa della città in prossimità del fiume Aterno, denominata Borgo Rivera, un luogo ricco di acque. La visita a questo monumento è imperdibile per il turista che vuol ammirare le meraviglie dell’Aquila.
L’impianto della fontana è di forma trapezioidale, un’architettura di grande impatto che la rende una delle iconografie tipiche abruzzesi. Il nome gli deriva dal numero dei getti d’acqua che partono da mascheroni lapidei, tutti diversi tra loro, e da semplici cannelle. 93 cannelle sono composte da decorazioni con maschere, fiori e rosoni, simbolo del ciclo della vita. 6 cannelle semplici rappresentano le piaghe di Cristo. Il 99 è un numero simbolico e misterioso nella cultura aquilana. Pratica diffusa di tutti i visitatori è quella di contare le cannelle. La lapide trecentesca posizionata al centro dell’impianto, sopra alla fontana testimonia come l’inizio dei lavori di costruzione risalga al 1272, sebbene l’opera sia stata completata in diversi periodi storici. La pianta della piazza su cui si sviluppa la fontana è quella originale trapezoidale, come originali sono la maggior parte dei mascheroni e le due vasche che raccolgono l’acqua. Il rivestimento con la caratteristica composizione a scacchiera in pietra bianca e rosa risale al 1400.