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Gli antichi Quarti dell’Aquila

La fondazione dell’Aquila si fa risalire al 1254, come riportato nella “Cronica” di Buccio di Ranallo da Poppletum (l’attuale Coppito); il diploma di fondazione è stato ascritto a Corrado IV, anche se è probabile che l’idea sia stata del padre, Federico II, che comunque non potè veder nascere la nuova realtà, essendo morto nel 1250.

Dopo la distruzione operata da Manfredi di Svevia nel 1259 e la ricostruzione favorita da Carlo I d’Angiò nel 1266, in seguito alla battaglia di Benevento, si ritiene che la suddivisione in Quarti della città sia da attribuire nel 1272 a Lucchesino da Firenze, già capitano della città secondo l’uso dei comuni della Toscana, e sarebbe collegata a ragioni economiche e politiche nel XIII secolo.

La particolarità dei Quarti dell’Aquila era, ed è ancora oggi, quella di non limitare la suddivisione alla città all’interno delle mura civiche, ma di estenderla a tutto il territorio circostante, il che ancora oggi, come allora, crea un rapporto molto stretto tra i quartieri cittadini e il borgo di provenienza.

La denominazione dei Quarti è collegata alle Chiese cosiddette “di Capo Quarto”: San Pietro (Coppito), Santa Maria (Paganica), San Marciano (già San Giovanni di Lucoli) e Santa Giusta (già San Giorgio, di Bazzano).

Ogni quarto ha un suo stemma, richiamato in prossimità degli angoli del Gonfalone della Municipalità.

San Pietro

San Marciano

Santa Maria Paganica

Santa Giusta

La suddivisione territoriale dei Quarti

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